Qual è la differenza tra bourbon e whiskey?
Partiamo della basi: il Bourbon è un whiskey? Si, lo è. E noi siamo qui per raccontarti di tutto e di più sulle differenze tra i due.
Il whiskey, intanto è una bevanda popolare in tutto il mondo, con una serie di variabili e metodi che rendono ogni whiskey unico per il luogo in cui viene prodotto: che sia in Irlanda, Scozia o in America con lo stile bourbon.
La differenza fondamentale si trova solitamente, ma non sempre, negli ingredienti e nei metodi di produzione utilizzati. Per qualificarsi come bourbon, almeno il 51% dei cereali utilizzati deve essere mais, secondo la nota American Bourbon Association.
Il resto deve essere costituito da segale, grano o orzo maltato. Tutto sta nei dettagli.
Bourbon e whiskey: la differenza sta negli ingredienti
La differenza fondamentale tra il bourbon whiskey e altri amati whiskey sta nella miscela, che influisce sul profilo aromatico.
Per essere classificato come bourbon, il miscuglio utilizzato deve contenere – come detto – almeno il 51% di mais, e molti distillatori optano per una miscela di cereali che si aggira intorno al 65-75% di mais. Non è un segreto che il mais sia considerato un cereale dolce. In altre parole, quando si parla di bourbon, non è solo il gusto a essere dolce, ma anche l’ingrediente principale.
Il bourbon è l’autentico sogno dei puristi del whiskey: durante il processo di distillazione non si può aggiungere nulla, tranne l’acqua. Ciò significa che tutto il sapore deve provenire da cereali accuratamente selezionati e da botti di rovere nuove e carbonizzate. Le rigide norme hanno dato origine persino al Tennessee whiskey e al rye whiskey americano, in quanto alcuni marchi hanno voluto variare le cose con ingredienti aggiuntivi: che sottigliezze eh?
I diversi processi di invecchiamento di bourbon e whiskey
La quercia è il vero VIP della maturazione di whiskey e bourbon: è forte ma porosa e dà al liquido lo spazio per respirare e sviluppare il suo sapore distinto. A differenza di altri legni, la quercia non perde colpi quando viene sovra-saturata. È il partner affidabile e costante che ogni whiskey merita lungo il suo percorso
Il Bourbon whiskey è soggetto a regole molto severe: per legge, deve essere invecchiato in botti di rovere carbonizzate e nuove di zecca, senza additivi o coloranti. Per ottenere l’ambito titolo di “straight bourbon whiskey”, l’acquavite deve essere invecchiata in botti di rovere nuove e carbonizzate per almeno due anni.
Vale la pena notare che queste botti possono essere utilizzate una sola volta per il bourbon, ma possono continuare a conferire il sapore distinto del bourbon nel processo di invecchiamento di altri liquori, come la tequila in Messico o lo scotch in Scozia. Un’eredità deliziosa!
Il Jameson Irish Whiskey è accuratamente realizzato con un processo di invecchiamento unico che prevede l’utilizzo di botti precedentemente utilizzate per l’invecchiamento del bourbon negli Stati Uniti e di un vino fortificato chiamato Sherry in Spagna. Questo permette alle botti di imprimere la loro personalità unica al whiskey, con note di legno tostato, vaniglia e sherry dolce che aggiungono complessità al prodotto finale.
Insomma, un vero matrimonio di sapori che eleva il Jameson Irish Whiskey un nuovo livello di morbidezza.
Irlanda vs Kentucky
Per ottenere l’ambita etichetta “Irish”, il whiskey irlandese deve maturare per almeno tre anni sull’isola, una regola che viene applicata rigorosamente. Non si può derogare.
Il bourbon, al contrario è una bevanda patriottica che può nascere solo sul suolo americano, mentre il whiskey è una bevanda mondana che, in alternativa, può essere prodotta in luoghi come Brooklyn e Scozia.
Nel 1964 il Congresso ha concesso al bourbon il titolo di “spirito nativo d’America”, richiedendo che venisse distillato esclusivamente negli Stati Uniti. Anche se tecnicamente il bourbon può essere prodotto in qualsiasi parte del Paese, è il Kentucky a regnare sovrano come capitale del bourbon, sfornando l’incredibile 95% dell’offerta mondiale di bourbon whiskey.
Differenza di gusto tra bourbon e whiskey
Il whiskey irlandese è l’operatore più liscio del mondo del whiskey, noto per il suo sapore distintamente morbido. E Jameson Irish Whiskey incarna proprio questa vellutata morbidezza.
Al contrario, il bourbon non riesce ad eguagliare i sottili profili di sapore che elevano il whiskey irlandese a vera e propria scelta da intenditori. Il bourbon è il dolce parlante del mondo del whiskey, che si fa strada nelle nostre papille gustative con una deliziosa miscela di vaniglia, quercia e note speziate di caramello.
Per finire, un cocktail a testa
– Mint Julep: il Bourbon whiskey è tradizionalmente associato a questo cocktail, amato soprattutto dagli amanti delle corse a cavallo. A proposito, ti facciamo assaggiare una nostra versione rivisitata: l’Honey Julep.
– Whiskey Sour: il tradizionale whiskey irlandese non si può invece non associare al nostro whiskey sour. Vai sul sicuro e offrilo ai tuoi amici.