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LA DISTILLERIA DI MIDLETON
È qui che vengono prodotti molti dei più famosi whiskey irlandesi del mondo, tra cui Jameson, Powers, Redbreast, la gamma Spot, Method and Madness e Midleton Very Rare. Esperienze e degustazioni interamente guidate, offerte esclusive al dettaglio e la nostra innovativa Irish Whiskey Academy: la Jameson Distillery di Midleton ha qualcosa per tutti coloro che desiderano saperne di più sul nostro famoso whiskey irlandese. Speriamo che la visita sarà di tuo gradimento.
BREVE STORIA
I primi edifici dell’area in cui oggi ha sede la distilleria di Midleton sorsero nel 1794 per ospitare un lanificio. Il lanificio però non si rivelò redditizio e l’edificio nel 1825 venne venduto ai fratelli Murphy, che lo trasformarono in una distilleria di whiskey. Nel 1867 i fratelli si unirono a quattro distillerie di Cork, costituendo la Cork Distilleries Company. Nel 1966, la Cork Distilleries Company si fuse con due famose distillerie di Dublino, Powers e Jameson, e poco dopo la produzione dei loro whiskey venne trasferita a Midleton. La nuova società nata dalla fusione divenne nota come Irish Distillers Ltd. Nel 1975, l’originale Midleton Distillery venne smantellata dopo 150 anni di produzione di whiskey irlandese, e su un’area adiacente venne costruito un nuovo complesso di distillerie. Dopo un accurato restauro, la Vecchia distilleria è ora l’unico stabilimento industriale a ciclo completo del suo genere risalente al diciottesimo secolo in Gran Bretagna o Irlanda. Lo stabilimento si estende su un’area di 4,45 ettari e mezzo, ed è unico dal punto di vista architettonico e storico.
IL VIAGGIO DEL WHISKEY IRLANDESE
Torniamo indietro nel tempo e ripercorriamo le varie tappe della produzione di whiskey irlandese nella Vecchia distilleria.
INGREDIENTI E CORTILE
Gli ingredienti principali del whiskey irlandese sono orzo, orzo maltato, granoturco e acqua. Il Cortile era una delle aree più trafficate della Vecchia distilleria, in quanto era il luogo in cui i coltivatori portavano il loro orzo per venderlo al distillatore. I coltivatori arrivavano alla distilleria con i loro carri stracolmi di sacchi d’orzo. Prima che il coltivatore venisse pagato all’ufficio cassa, ogni sacco veniva pesato. Oltre la metà degli edifici presenti sull’area della distilleria originale venivano usati per immagazzinare il granoturco.
MALTAZIONE ED ESSICCAZIONE
L’orzo veniva portato agli impianti di maltazione, dove veniva immerso in acqua e lasciato germinare in condizioni che simulavano la primavera per circa quattro giorni. Il grano veniva quindi fatto essiccare nell’essiccatoio per mezzo di antracite, un combustibile che non produce fumo, prima di immagazzinarlo in depositi di grandi dimensioni. Questa è una delle differenze principali tra la produzione di whiskey irlandese e quella di whisky scozzese. In Scozia, durante l’essiccazione dell’orzo, per conferire allo Scotch il suo caratteristico gusto affumicato e torbato, si bruciano zolle o torba.
IL DEPOSITO PER IL GRANOTURCO
È l’edificio più grande dell’area, che veniva usato come deposito per il granoturco. Prima dell’installazione dei moderni trasportatori a nastro, il granoturco veniva trasportato manualmente ai vari piani, in sacchi del peso di 100 kg. Ciascuno dei cinque piani del Deposito di granoturco ne conteneva 250 tonnellate. I dischi neri di metallo sulle pareti del Deposito sono tiranti di ferro che garantivano un rinforzo supplementare per le pareti quando esso era pieno al massimo della sua capienza durante il periodo del raccolto. Le molte finestre si rendevano necessarie per l’aerazione, in quanto lo spostamento dell’orzo causava il sollevamento di una notevole quantità di polvere.
LA FABBRICA E IL COTTAGE DEL DISTILLATORE
La Fabbrica, tra gli edifici più antichi dell’area, risale al 1794 ed era originariamente un lanificio. Durante le Guerre Napoleoniche, fu sede di caserme. I fratelli Murphy acquistarono l’edificio nel 1825 e lo trasformarono in distilleria. Il Cottage del distillatore è della stessa epoca della Fabbrica. Quando, nel 1825, a Midleton ebbe inizio la distillazione, la casa divenne l’abitazione del Capo distillatore. Oggi, il Cottage del distillatore contiene l’archivio di Irish Distillers Ltd. ed è sede di molti esclusivi eventi sociali. La ruota idraulica, risalente al 1852, venne costruita dall’inglese Fairbairn e costituiva la principale fonte di energia usata per alimentare i macchinari della distilleria. Realizzata in ghisa, la ruota idraulica misura ben 6,7 metri di diametro. È stata in funzione ogni giorno fino all’interruzione dell’attività della Vecchia distilleria, nel 1975.
DENTRO LA FABBRICA
I giganteschi ingranaggi collegati alla ruota idraulica alimentavano le macine, le pompe e i trasportatori della distilleria. Le macine trituravano il malto e l’orzo fino a farli diventare una farina grossolana denominata farina di malto (grist). Se la ruota idraulica doveva essere riparata, quale fonte di energia supplementare veniva usato il motore a vapore. Tale macchina, acquistata nel 1834 per la non indifferente cifra di 800 sterline, era costituita da un motore a vapore da 20 cavalli alimentato a carbone.
EDIFICIO DELLA FERMENTAZIONE L’INFUSIONE
Dopo che orzo e orzo maltato erano stati trasformati in grist, poteva avere inizio la fase successiva della produzione del whiskey, l’infusione (mashing). Durante questa fase, orzo e malto venivano immersi, in quantità adeguate, in un grande tino denominato “mash tun”. Veniva aggiunta acqua calda e il composto veniva mescolato con grandi pale rotanti. Il processo di infusione trasformava gli amidi contenuti nei chicchi in zuccheri fermentabili. Il mosto che ne derivava, noto come “wort”, veniva quindi inviato a vasche di fermentazione.
FERMENTAZIONE: nelle vasche, al wort veniva aggiunto il lievito. Il lievito consumava gli zuccheri contenuti nel wort e in tal modo produceva alcol come sottoprodotto, un processo che richiedeva circa tre giorni. Il liquido che ne derivava, ora noto come “wash” e contenente circa il 10% di alcol sul volume (20 gradi proof), veniva poi rinforzato mediante la distillazione, il momento più importante del processo di produzione del whiskey.
DISTILLERIA DISTILLAZIONE CON ALAMBICCO:
Installato nel 1825, il nostro alambicco in rame è il più grande del mondo, con una capienza di 144.000 litri. L’unicità del whiskey irlandese è data dal fatto che viene distillato tre volte (lo Scotch solitamente viene distillato due volte, il whiskey americano solo una). Lo spirito che ne risulta è purissimo e contiene circa l’84% di alcol sul volume (168 gradi proof). Il Redbreast è un esempio di straordinario whiskey distillato in alambicchi discontinui. Nel corso di questa tripla distillazione, il wash viene immesso nel primo alambicco, sotto cui viene acceso il fuoco. La distillazione è il processo di separazione dei liquidi in base alla loro volatilità: la temperatura di ebollizione dell’alcol è inferiore a quella dell’acqua, 78° C anziché 100° C. I primi vapori rilasciati quando il wash comincia a bollire erano pertanto vapori alcolici che si ricondensavano formando un liquido che veniva immagazzinato in un “receiver” prima di essere distillato una seconda volta e, infine, una terza.
DISTILLAZIONE CONTINUA: oggi noi produciamo anche whiskey di cereali, grain whiskey, realizzato con una combinazione di granoturco e orzo maltato. Con questi ingredienti creiamo una birra (wash) che, invece di essere sottoposta a tripla distillazione in alambicchi di rame, viene distillata tre volte usando alambicchi continui. Per produrre un blended whiskey come il Jameson o il Midleton Very Rare, noi uniamo botti di whiskey distillato in alambicchi e di whiskey di cereali.
CAMINO
Il camino, che misura 30 metri di altezza, è stato eretto nel 1845 per disperdere il fumo del fuoco acceso nella Distilleria. Al di là di esso, in lontananza, è possibile vedere la Nuova distilleria, dove vengono prodotti oggi tutti i nostri whiskey.
MICRODISTILLERIA
La Microdistilleria di Midleton è stata costruita nel 2015 e contiene tre alambicchi in rame. L’alambicco per il wash ha una capienza di 2500 litri, mentre quelli per “la coda” (feints) e lo spirito possono contenere ciascuno 1500 litri. La microdistilleria è la palestra perfetta per i nuovi distillatori. Essa svolge inoltre un ruolo fondamentale nella sperimentazione e nell’innovazione del whiskey.
MAGAZZINO A1
Il Magazzino A1 è uno dei magazzini originali della Vecchia distilleria, risalente agli anni ’30 del diciannovesimo secolo. Per legge, lo spirito “nuovo” non può essere denominato whiskey irlandese finché non è maturato per almeno tre anni in una botte di legno. Noi importiamo due tipi principali di botti in cui facciamo maturare il nostro spirito nuovo: botti americane per il bourbon e botti spagnole per lo sherry. Le botti americane per il bourbon, ciascuna con una capacità di 200 litri, vengono realizzate con legno di quercia bianca (Quercus alba). La superficie interna della botte viene carbonizzata in modo da farle emanare i sentori dolci del legno, come vaniglia e caramello. Quasi tutte le nostre botti per il bourbon sono state precedentemente usate per la maturazione del bourbon negli Stati Uniti. Le botti vengono inviate dagli Stati Uniti già pronte per essere riempite con spirito nuovo al loro arrivo a Midleton. Le botti spagnole per lo sherry hanno ciascuna una capacità pari a 500 litri e vengono realizzate in legno di quercia europea (Quercus robur). Il team di Midleton collabora a stretto contatto con l’impianto di produzione di barili di Jerez, in Spagna, da cui provengono le botti per lo sherry. La tostatura a fuoco, anziché la carbonizzazione, delle botti per lo sherry fa sì che queste emanino i sentori del legno che ricordano carnosa frutta secca e bacche, determinando anche le tonalità rosso scuro del whiskey. Le nuove botti per lo sherry vengono “insaporite” in una bodega spagnola con sherry oloroso per due anni, prima di essere spedite vuote a Midleton. Al loro arrivo, le botti per lo sherry vengono immediatamente riempite con spirito nuovo. L’impianto di produzione di botti di Midleton viene usato principalmente per la manutenzione e la riparazione delle stesse.
Oggi, l’apprendistato di bottaio dura quattro anni, ma un tempo il mestiere spesso si tramandava di padre in figlio. Ger Buckley, il nostro Capo bottaio, è bottaio di quinta generazione. Il whiskey che va perduto per evaporazione durante il processo di maturazione è noto come “angels’ share”, la parte degli angeli. Per quanto tale perdita risulti costosa per la distilleria, è inevitabile, in quanto, per maturare, il whiskey deve interagire con il legno e con l’atmosfera esterna. È durante il processo di maturazione che il whiskey acquisisce il suo colore caratteristico e buona parte del gusto. Con la miscela di diversi tipi di whiskey, ciascuno invecchiato in uno dei molti tipi di botti, è possibile creare molti whiskey notevolmente diversi. Il Magazzino A1 è una struttura viva, che contiene oltre 1000 botti di whiskey in fase di maturazione. Prima di accedere a quest’area, è necessario spegnere cellulari, telecamere e altri dispositivi elettronici.